da: Guido Carocci, Bagni e villeggiature in Toscana, Firenze 1899

Badia Prataglia in una foto d’epoca

Villaggio in Provincia di Arezzo, Comune di Poppi.
Era un’ antichissima abazia di Benedettini della quale si hanno memorie anteriori alla fondazione dell’Eremo di Camaldoli. Era sorta colle donazioni di antichi signori Longobardi ed Elemberto vescovo d’Arezzo la ingrandì e la accrebbe di rendite nel 1008 consegnandola ai monaci Benedettini. Questi vi rimasero fino al 1157 epoca nella quale Papa Adriano IV assegnò la Badia ai frati di Camaldoli. I Conti Guidi e molte altre fra le più cospicue famiglie del Casentino fecero generose donazioni alla Badia di Prataglia la quale ebbe cosi possessi estesissimi che furono riuniti sotto il titolo di Contea.

La chiesa fu riedificata nel 1314 a forma di basilica: essa era sotto la protezione della Repubblica Fiorentina, poi dei Granduchi Medicei.
Papa Bonifazio IX soppresse il monastero dei Camaldolensi di Prataglia, riducendo la chiesa a semplice parrocchia, posta sempre sotto la dipendenza del Priore dell’Eremo di Camaldoli. La Badia di Prataglia sorge presso il giogo di Biforco sull’Appennino dove hanno le sorgenti l’Anchiano e il Bidente.

La località alpestre, ricca di boscaglie, aperta in guisa da aver dinanzi il panorama stupendo di tutto il Casentino, è quanto mai lieta e ridente.

Il vecchio villaggio composto di casette ammucchiate, dove abita una numerosa popolazione che vive col lavoro dei boschi e colla manipola zione di arnesi e di piccoli oggetti rozzamente scolpiti in legno, presenta un aspetto curioso ed oltremodo pittoresco.

In questo ambiente ricco di naturali bellezze, confortato da un clima temperato, dove si possono gustare la quiete e gl’incanti della vita campestre, dove sono limpide e fresche fontane, pasture che danno latte e formaggi eccellenti, è sorta da poco tempo una nuova stazione climatica che avrà certo un avvenire fiorente.

Vi sono già due o tre alberghi, delle pensioni, delle casette e dei quartieri mobiliati, non vi mancano i mezzi per procurarsi facilmente ogni cosa necessaria ai bisogni ed anche all’esigenze dellavita. Non è una stazione consacrata all’eleganza e alla moda; ma a Badia a Prataglia si vive e si respira a meraviglia e l’ampia linea di montagne che tutt’attorno si distende, offre largo campo a passeggiate piacevoli ed interessanti.

Stazione di Pratovecchio – Stia in una foto d’epoca

Badia a Prataglia è distante circa 10 chilometri dalla stazione di Poppi sulla linea Arezzo-Pratovecchio-Stia; ma la distanza si percorre rapidamente e facilmente per mezzo dell’ampia e bellissima strada che guida al giogo di Biforco e di là a Bagno di Romagna.
Si può scendere anche alla stazione di Bibbiena sulla stessa linea.
All’una ed all’altra stazione si trovano vetture per recarsi alla Badia.
La posta fa un servizio quotidiano per comodo dei villeggianti.”

Badia Prataglia un borgo tra i boschi

Escursione al Monte Penna

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