
In posizione suggestiva, arroccata tra boschi di castagno e terrazzamenti a vigneti, sullo sfondodel monte Giovo e del Rondinaio, a circa 600 metri di altitudine, vanta un’antichissima origine. Oggi è luogo di villeggiatura: siamo nella media valle del Serchio in provincia di Lucca, in un territorio cui fanno corona le Alpi Apuane e l´Appennino tosco-emiliano.
Fu un antico castello, sulle cui fondamenta sorge ancora circondata dalle mura della roccaforte, di cui mostra i resti delle fortificazioni volute da quel Castruccio Castracani che la cinse d’assedio contro i Guelfi. Feudo prima dei Rolaldinghi ne conserva l’antica torre, poi campanile della chiesa di San Michele.

Il suo nome la lega agli Antelminelli che furono nel Medioevo prima vicari e poi conti del territorio mentre la prima parte del suo toponimo deriva probabilmente da corilia, luogo di transito.

Dalla porta a Piastri per una strada lastricata, stretta e ripida, si raggiunge la chiesa di San Michele: la parrocchiale datata intorno al ‘200, si presenta oggi alterata nelle sue originarie architetture. Poderosa e massiccia, assomiglia al suo campanile, antica torre di difesa e presidio come si può distintamente notare dalla struttura.
Alla base della chiesa, a destra, una bella fonte.


Più antica la chiesa di San Martino, nella parte bassa del paese. Datata IX secolo presenta una facciata semplice e spoglia, più mossa l’abside che accoglie un interessante affresco.

Coreglia è sede del “Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione”, un museo particolare che raccoglie e ricorda l’intraprendenza artigiana associata alle povere condizioni in cui versava il territorio. I figurinai famosi per la lavorazione del gesso, un materiale povero, migrarono insieme alle loro statuine per il mondo in cerca di acquirenti, portando poi oggetti di grande valore etnografico che sono stati raccolti nel museo insieme a vari, oltre mille, esemplari di statuine raffiguranti, animali, personaggi, santi e busti prodotti tra l’Ottocento e il Novecento. L’attività, iniziata nel ‘600, divenne per questo territorio una grande risorsa. L’esportazione delle figurine, poi colorate, dette nuovo impulso all’occupazione, e il settore ancora oggi, opportunamente riconvertito, non è stato completamente cancellato.
A livello gastronomico un piatto tipico proprio di Coreglia sono i cornocchi all’ortica, con salsicce rosolate, fagioli e ortica fresca sbollentata: merita di essere assaggiato.
Ottimo articolo che ci fa conoscere luoghi di pregio immeritatamente misconosciuti.
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Grazie Marcello!
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🙏💙
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