ovvero Firenze che non c’è più
(si consiglia di ingrandire le immagini cliccandoci sopra)

Tra le 100 cartoline che Corinto Corinti ultraottantenne disegnò in omaggio alla città che la ventata di “nuovo” aveva stravolto e dimenticato, ne abbiamo scelte cinque che illustrano palazzi, vicoli e chiese della zona del Mercato vecchio cuore antico di Firenze, abbattuti intorno alla fine dell’Ottocento per il rinnovamento del centro cittadino secondo il progetto dell’architetto Poggi.

Le prime riguardano il palazzo di un’antichissima famiglia, scomparsa nella sua discendenza nel 1643. Il palazzo dei Della Luna detto anche Casone o casa della Cavolaia era posto tra via dei Ferrivecchi e piazza della Luna, di fianco alle case dei Vecchietti.
Il palazzo trecentesco sorgeva sulle antiche pietre del Campidoglio e viene ricordato anche con il nome di palazzo della Cavolaia come racconta il Conti:
“Dal vicolo della “Luna” appena largo un braccio, fetido e buio da farsi il segno della croce prima d’avventurarsi, s’entrava nella caratteristica Piazza della Luna, sulla quale corrispondeva l’antichissimo palazzo di questa famiglia […] Il popolo lo chiamava il “palazzo della Cavolaia”poichè si raccontava come una paurosa leggenda, che ai tempi di Totila, mentre egli abitava nel Campidoglio, invitò i principali cittadini di Firenze […]S’entarva in quell’edifizio per la via tra’ Ferrivecchi, oggi degli Strozzi, accanto alla porta c’era una donna che vendeva erbaggied era chiamata la cavolaia. Essa vedendo entrar sempre persone nel Campigoglio, e mai uscirne alcuna, …cominciò a metter sull’avviso coloro che continuavano ad arrivare[…]La leggenda su riferita, piuttosto che a Totila v’ha chi l’attribuisce al Duca D’Atene e a’ suoi tempi. Da Giuseppe Conti “Firenze vecchia” cap XXVII Marcato Vecchio-Il ghetto
Il palazzo di questa antica famiglia di speziali il cui nome derivava dall’insegna, sorgeva di rimpetto alla chiesa di San Pier di Buonconsiglio, situata sull’angolo tra via dei Ferrivecchi, oggi via Strozzi, e via Pellicceria.

Parliamo di una Firenze che non c’è più e difficile quindi da ricollocare oggi: siamo nella zona del distrutto Mercato Vecchio cioè in Piazza della Repubblica attuale. Il palazzo aveva affacci su via degli Strozzi e vi si accedeva dal vicolo della Luna, molto stretto. per entrare in piazza della Luna, toponimi legati alla famiglia dei noti speziali, una corte intorno alla quale si aprivano vari palazzi appartenenti ai membri della facoltosa famiglia.


Interessanti le immagini di questa Firenze nei dipinti di Borbottoni e in alcune cartoline che riportiamo dalla raccolta di Andrea Petrioli “Album della vecchia Firenze” vol.I edito da Mediapoint
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