Dedicato a Dino Campana, il poeta toscano di Marradi

Su tuttatoscanalibri.com la recensione al libro di Sebastiano Vassalli “La notte della cometa” dedicato a Dino Campana, poeta toscano di Marradi:

Un buon libro, un bel libro. La notte della cometa di Sebastiano Vassalli è entrambe le cose. Si legge come un romanzo biografico, ma è di più, racconta un uomo, un poeta, il poeta “pazzo” di Marradi: Dino Campana.

Scritto nel lontano 1984 resta un romanzo – verità sulla vita di Dino Campana

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Firenze scomparsa nelle pagine del romazo storico “La donna d’oro”

di Salvina Pizzuoli

Telemaco Signorini – Mercato Vecchio

Linda di Martino pubblica il suo romanzo storico nel 2003 ambientandolo nella Firenze del 1884 l’anno in cui il Ghetto e le zone limitrofe, conosciute come Mercato Vecchio,  furono abbattute per fare posto all’attuale Piazza della Repubblica.

L’autrice racconta, dopo ampia documentazione, la Firenze di allora facendola percorrere dalla protaginista, Lucilla, abitante con la famiglia all’interno del Ghetto che sarebbe stato proprio in quell’anno svuotato e demolito. Molti i contrari a questa “ripulitura” che avrebbe privato la città di parte della sua storia pregressa, ma anche fautori coma Jarro, giornalista, che, nelle pagine de La Nazione, si spende a favore di un risprisinato “decoro”.

Chi volesse saperne di più sul romanzo rimandiamo alla presentazione del medesimo sulle pagine di tuttatoscanalibri.

Qui di seguito vari stralci dal romanzo per presentare una Firenze inedita.

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Firenze scomparsa nelle pagine del romanzo “La donna d’oro”

La donna d’oro propone nelle proprie pagine, sotto forma di romanzo, la descrizione, nata dalla ricerca documentata, di un quartiere del centro storico della città, protagonista anch’esso e sul cui sfondo si sviluppa una storia noir
Il fascino del luogo si lega a molti scritti e a molte opere d’arte, immagini e foto, che ne hanno fermato nel tempo i colori e la bizzarria: il Ghetto.

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Omaggio a Dante: La Firenze di Cacciaguida

Dante e Beatrice. Codice Egerton, metà sec. XIV, Londra, British Library

«O sanguis meus, o superinfusa
gratïa Deï, sicut tibi cui
bis unquam celi ianüa reclusa?
».

Con queste solenni parole il trisavolo…  …continua

Leggende toscane

Castel di Pietra e la leggenda della Pia

La leggenda della Rocca di Crevole

La leggenda di Margherita Marsili

Il Sasso di San Zanobi e la sua leggenda

Il castello di Romena fra poesia e leggenda

Castagnata del Diavolo: un piatto legato a una leggenda

Abbazia di San Salvatore e la leggenda di re Rachis

Cinque leggende toscane

 

Curiosità bibliofile: i caratteri tipografici

di Salvina Pizzuoli

Altro elemento fondamentale per la diffusione del libro fu l’invenzione dei caratteri tipografici ed il passaggio dal libro manoscritto all’Ars artificialiter scribendi e precisamente alla scrittura affidata alle macchine, la scrittura artificiale. Un passaggio epocale che potremmo paragonare a quello di due secoli fa, dalla fine dell’Ottocento anche se non mancarono tentativi molto antecedenti, dall’uso cioè della “macchina da scrivere” a quella digitale, alla fine del secolo scorso. Un passaggio, il primo, che vide la scrittura artificiale cercare in ogni modo di assomigliare alla scrittura a mano, per non discostarsi troppo dal prodotto ottenuto manualmente. Eppure molti disdegnarono le nuove realizzazioni in serie e, per una buona decina d’anni, bibliofili e ceti colti preferirono il libro manoscritto a quello a stampa. … continua a leggere Curiosità bibliofile: i caratteri tipografici

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Curiosità bibliofile: la carta e alcuni tipi di carta

e anche:

Manuale enciclopedico della bibliofilia, Bonnard 1997

Hans Tuzzi, Libro antico libro moderno. Per una storia comparata, Bonnard 2006

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Luoghi del Decameron: Ser Cepparello da Prato

Protagonista della prima novella della prima giornata è Ser Cepparello da Prato, uomo corrottissimo che riunisce in sè i vizi peggiori:

Testimonianze false con sommo diletto diceva, richiesto e non richiesto; e dandosi a que’ tempi in Francia a’ saramenti grandissima fede, non curandosi fargli falsi, tante quistioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava, in commettere tra amici e parenti e qualunque altra persona mali e inimicizie e scandali, de’ quali quanto maggiori mali vedeva seguire tanto più d’allegrezza prendea. Invitato ad un omicidio o a qualunque altra rea cosa, senza negarlo mai, volenterosamente v’andava; e più volte a fedire e ad uccidere uomini colle propie mani si trovò volentieri. Bestemmiatore di Dio e de’ santi era grandissimo; e per ogni piccola cosa, sì come colui che più che alcun altro era iracundo. A chie- sa non usava giammai; e i sacramenti di quella tutti, come vil cosa, con abominevoli parole scherniva; e così in contrario le taverne e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri e usavagli. … continua a leggere Luoghi del Decameron: Ser Cepparello da Prato

Alessandro Ferrini e Salvina Pizzuoli “La val di Merse. Luoghi e paesaggi” Edida Edizioni

Ora anche in ebook.

Un testo per scoprire una valle non sempre conosciuta per intero, illustrato con foto e descrizioni di località e architetture pregevoli, testimonianze di una storia antica.

Per saperne di più:

la presentazione su tuttatoscanalibri

Immagini di Firenze capitale

La pagina è stata completamente aggiornata, arricchita di immagini, disegni e nuovi articoli:

Firenze capitale nei pittori del tempo

Pianta di firenze - Map of Florence 1864
Pianta di Firenze – Map of Florence 1864 (clicca sull’immagine per ingrandirla)

Firenze ai tempi del Granduca in una Guida del 1841

Foto e disegni ai tempi di Firenze capitale

Fatti e Fattacci al tempo di Firenze capitale (1865-1870)

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