di Michele Zazzi

Ingresso della tomba di Casenevole

La tomba 1 o del Tasso fa parte della necropoli ellenistica di Casenovole (IV – II secolo a.C.) scavata sulla collina denominata “il Boschetto” nei pressi di Casale di Pari (comune di Civitella Paganico – GR). Ad oggi la necropoli ha restituito undici sepolture.
L’ipogeo del Tasso prende il nome dai resti scheletrici di un animale rinvenuti nel corridoio della tomba che in un primo momento vennero attribuiti ad un tasso, ma che, ad un più accurato successivo esame, sono invece risultati appartenere ad una volpe.

La tomba (rinvenuta nel 2007) presenta una piccola camera rettangolare irregolare (170x220x130x220 cm; altezza 140 cm) scavata nella roccia con banchine di pietra su tre lati. All’ipogeo, segnalato da un rudimentale cippo, si accedeva tramite un dromos di circa 8 metri di lunghezza.
La tomba, che risultò inviolata, conteneva 28 cinerari deposti sulle banchine ed in parte sul pavimento. Le ceneri erano conservate dentro olle in ceramica, due ossuari di bronzo e tre urne di pietra fetida. Gli individui sepolti probabilmente erano 33 (alcuni ossuari ospitavano sepolture bisome).

Interno della tomba di Casenevole

Le ceneri della coppia maritale più importante dell’ipogeo erano ospitate su due urne in pietra collocate in posizione dominante sulla banchina di fronte all’ingresso. L’urna più grande, munita di coperchio testudinato, aveva all’interno i resti di un uomo; il corredo era costituito da una punta di giavellotto in ferro, uno strigile in ferro ed una spada (o un altro strigile) sempre in ferro. L’urna più piccola, inscritta ulfnei, con coperchio con riproduzione di coppi e tegole del tetto conteneva i resti di una donna. All’interno del cinerario vi era un orecchino in bronzo ed il corredo era composto da un’olpetta in bronzo laminato.
Tra i reperti della tomba vi erano anche tre specchi di bronzo figurati con rappresentazione di una lasa; uno dei tre specchi risulta defunzionalizzato (due lembi del disco sono ripiegati su sé stessi).
Le iscrizioni rinvenute sui reperti della tomba attestano due gentilizi: I Lecne (documentato su almeno tre reperti), forse la famiglia titolare dell’ipogeo e gli Ulfna/Ulfnei
La tomba è databile al II scolo a.C.

I corredi erano posti accanto ai rispettivi cinerari (talvolta anche sopra i contenitori delle ceneri) ed in alcuni casi sono stati trovati oggetti  all’interno del cinerario (orecchini, anelli, amuleti).
Dentro i coperchi dei cinerari od all’interno dei cinerari stessi sono state rinvenute monete, probabilmente destinate a Caronte per pagare il viaggio all’oltre tomba.

Indicazioni bibliografiche:

Sulla tomba del Tasso cfr, tra l’altro, Gli Etruschi di Casenovole Passato remoto di una comunità, Effigi, 2023 a cura di Giacomo Baldini, Valerj del Segato, Andrea Marcocci, Matteo Milletti. Sulla necropoli di Casenovole e sulla tomba del Tasso vedi post ed informazioni sul sito Facebook del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.

Articoli correlati:

La stele etrusca di Poggio Colla (Vicchio – Firenze)

Il banchetto in Etruria e le peculiarità della iconografia etrusca

Il mito delle origini degli etruschi negli scrittori antichi

Targete: il mito estrusco della Divinazione

Gli Etruschi e la caccia al suono del flauto

Gli Etruschi e il vino

A tavola con gli Etruschi: cosa mangiavano gli antenati di casa nostra?

La lingua degli Etruschi

Il Pantheon degli Etruschi

 La società degli Etruschi

 La casa degli Etruschi

Etruschi e Romani

Gli Etruschi fra Arno e Appennino (seconda parte)

Toponimi etruschi in Casentino

Il lago degli Idoli: gli Etruschi sul Falterona

Gli Etruschi a sud ovest del Mugello

Gli Etruschi a Dicomano

Fiesole: tra Etruschi e Romani

LA RIVISTA OSPITA MOLTISSIMI ALTRI ARTICOLI SUGLI ETRUSCHI CHE POSSONO ESSERE TROVATI CON IL MOTORE DI RICERCA PRESENTE NELLA PAGINA