Un piccolo museo, con grandi foto e filmati oltre agli importanti reperti archeologici, da non perdere anche per il castello che lo alloggia in alcune delle sue stanze.

A pochi chilometri dalla città antica di Vulci, sulla riva scoscesa che sovrasta il Fiora, un ponte, che definire suggestivo è davvero poco, peccato che per lavori non sia attraversabile, e un castello medioevali detti entrambi della Badia, che meritano una digressione.

Vulci il Castello della Badia in una vecchia foto

Il Ponte della Badia è anteriore al castello omonimo e, anche se con fogge diverse, risale al tempo degli Etruschi. Si fanno risalire all’opera degli Etruschi i basamenti dei piloni in tufo rosso e, come altri ponti particolarmente arditi nelle strutture con i tre archi che si elevano fino a trenta metri d’altezza, è conosciuto anche come del Diavolo o dell’Arcobaleno ed è sicuramente stato di importanza strategica, già in età etrusco-romana, per i collegamenti nord orientali verso l’interno dell’Etruria.

Vulci, il Castello della Badia, il cortile
Vulci, il Ponte della Badia, oggi in restauro

Un documento del IX secolo attesta la presenza, là dove ora sorge il castello, di un’abbazia fortificata dedicata a San Mamiliano, come il toponimo relativo al ponte e al castello confermano. Se a sud-ovest il castello, con il suo ponte a due arcate, si affaccia sulla riva alta e scoscesa del Fiora, ad est invece è protetto da quattro torrette di cui colpisce il colore scuro del tufo, ed è circondato da un fossato pieno d’acqua.

Vulci una torretta del Castello della Badia e il fossato
Vulci, il Castello della Badia sede del Museo Archeologico

Del Museo oggi possiamo visitare solo le sale al Primo Piano per lavori di ripristino. Nelle teche colpiscono i manufatti in terracotta istoriata, le pregevoli decorazioni, le grandi fotografiche. Interessante il filmato che illustra la Necropoli, al di là del Fiora, di fronte all’area della città, a pochi chilometri dal Castello.

Vulci, Museo Archeologico, alcuni elementi decorativi in terracotta
Vulci, Museo Archeologico, alcuni elementi decorativi in terracotta
Vulci Museo Archeologico la visione fotografica dall’alto dei resti della Porta Ovest

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