Un’antica leggenda tramanda che l’icona con l’immagine della Madonna e il Bambino fosse stata dipinta dall’evangelista Luca e fosse stata portata a Bologna da un eremita greco che la rinvenne in Santa Sofia a Costantinopoli. Lendro Alberti nella sua “Cronachetta della gloriosa Madonna di San Luca” del 1557 aggiunge ulteriori particolari e scrive infatti che osservando meglio la tavola l’eremita avesse letto le parole che vi erano scritte: Questa è opera fatta di S. Luca Cancelliere di Christo, la quale debbe esser portata alla Chiesa di S. Luca nel monte della Guardia, et ivi honorevolmente sopra dell’altare collocata. Che l’icona abbia origine orientale è evidente poiché la sua fattura la associa allo stile bizantino, che la leggenda abbia fondamento storico, come l’Alberti nella sua Cronachetta voleva avvalorare, non è dato con certezza documentata, ma come tutte le leggende ha un fascino antico e si affianca alla storia del tempio e dell’immagine anch’esse nate in tempo assai remoto: la storia racconta di un luogo di eremitaggio sul monte della Guardia e della costruzione intorno al 1194 di una chiesetta dedicata a Santa Maria in cui era custodita e venerata l’immagine della Madonna e del Bambino, l’icona di cui tramanda la leggenda. La chiesetta fu poi rimaneggiata e ricostruita ampliandone la ricettività in quanto l’immagine e il luogo divennero nel tempo meta di pellegrinaggio e di culto da parte dei bolognesi e l’icona stessa periodicamente portata in processione per le strade della città tanto che un’altra leggenda tramanda infatti che nel 1433 l’immagine appena entrata in città l’avesse salvata da piogge torrenziali che da giorni la devastavano facendole cessare del tutto. La costruzione del santuario nella veste attuale risale al 1674 e ad un rifacimento più radicale del 1723.

Servizio fotografico di Daniele Giovannini

 

La Basilica di San Luca è anche uno dei punti focali di un itinerario a piedi: partendo da Piazza Maggiore a Bologna, vero punto d’inizio (o di arrivo) dell’ormai famoso percorso denominato “Via degli Dei”, prosegue poi attraversando l’arco del Meloncello per percorrere il portico che porta al Santuario della Madonna di San Luca. Di lì scende verso Casalecchio di Reno per giungere dopo un percorso di oltre 100 chilometri fino a Firenze (piazza della Signoria). Rimandiamo pertanto agli articoli su Via degli Dei presenti all’interno della rivista:

Da Tagliaferro a Buonsollazzo: un altro tratto della “Via degli Dei”

Un itinerario a piedi illustrato: da Buonsollazzo a Monte Senario

La villa e il giardino di Trebbio

La chiesa di Santa Maria e San Niccolò a Spugnole

Itinerario illustrato lungo un tratto di Via degli Dei (Ischieti – Trebbio – Tagliaferro)

Da Trebbio a San Giovanni in Petroio