
Inizia la nostra salita verso l’abbazia di Buonsollazzo (Borgo San Lorenzo) dalla località di Tagliaferro, l’antica stazione di posta lungo la vecchia Postale regia che da Firenze conduceva a Bologna e che il tracciato dell’odierna Bolognese in parte ripercorre.
L’itinerario a piedi che oggi proponiamo fa parte di uno più ampio, di circa 130 chilometri che, attraverso i versanti dell’Appennino tosco-emiliano congiunge Firenze a Bologna: è la famosa Via degli Dei che segue in parte il tracciato romano della Flaminia minor . Il nome mitologico è legato alle montagne che attraversa i cui toponimi richiamano antiche divinità come: Adone, Monzuno o monte di Giove, Venere, Luario o della dea Lua.
Il tragitto inizia al di là di una cancellata lungo la strada principale dell’abitato di Tagliaferro (250 m slm) ed è contrassegnato dal numero del Cai 0-0.
Il sentiero è ampio e fiancheggiato da alberi d’alto fusto. Si sale leggermente e, anche se fa freddo, un bel sole invernale ci accompagna. La strada quasi subito si addentra nel bosco da cui è fiancheggiata. Decidiamo per la salita più rapida non passando da Campo Romano più lenta e meno scoscesa in quanto percorre un giramonte. Ci teniamo quindi lungo il sentiero a destra.
Si sale, lentamente, ma in maniera costante. Non si fa fatica, ma occorre prendere il ritmo. Il paesaggio che scorre tra boscaglie di quercioli, ad un certo punto della salita ci regala uno spettacolo davvero inaspettato perché dal limitare del bosco si apre in una visione ampia e mossa: sullo sfondo in alto i profili delle colline e davanti a perdita d’occhio campi verdi e casolari sparsi, per lo più abbandonati ma ancora in buone condizioni, che merita di essere fermato in vari scatti.
Continuiamo a salire fino a quando non si raggiunge un bivio che a destra indica Vaglia e a diritto, in salita, indica Buonsollazzo (541 m slm).
Seguiamo l’indicazione Buonsollazzo, l’antica abbazia, oggi abbandonata.
Il sentiero è allo scoperto su un ampio crinale scosceso per poi addentrarsi, facendosi stretto, tra la macchia. Fermandosi un attimo a riposare si può ammirare il panorama: in basso la valle del Carza, di fronte Spugnole con la bella pieve di Santa Maria e il castello del Trebbio, alle nostre spalle, nascosta tra la boscaglia, l’abbazia che vogliamo raggiungere per poi ricongiungere il percorso con l’altro pezzo di Via degli Dei che da Buonsollazzo sale al Monte Senario.

Ora siamo dentro la boscaglia e i passi frusciano sui tappeti di foglie di castagno. Sbuchiamo sulla Via di Tassaia che da Vaglia porta a Polcanto, e da lì proseguiamo a sinistra verso l’Abbazia.
Se volessimo continuare dovremmo invece non raggiungere l’Abbazia, ma inoltrarci per un sentiero segnato dal CAI con 0-0, sulla destra, che sale al Monte, indicato come Via degli Dei.
Articoli correlati:
Itinerario illustrato lungo un tratto di Via degli Dei: Ischeti-Trebbio- Tagliaferro
Galleria foto: Via degli Dei: da Tagliaferro a Buonsollazzo
Un itinerario a piedi sulla Via degli Dei
Badia di San Bartolomeo in Buonsollazzo
Un itinerario a piedi illustrato: da Buonsollazzo a Monte Senario