
Siamo a Montignoso a pochi chilometri da Massa Carrara.
Già dalla strada che corre nella valle s’intuisce la struttura possente del mastio ottagonale della roccaforte più antica della Lunigiana che si erge a sentinella sul cocuzzolo più alto di un promontorio che si protende verso il mare, ma è poi da lassù che si comprende il valore strategico che ha determinato l’importanza nel tempo assunta dal castello proprio per la sua posizione: lo sguardo abbraccia tutta la fascia costiera dalle foci dell’Arno al golfo di La Spezia e, nelle giornate limpide, si spinge fino a Livorno e le Alpi Marittime e riesce a intravvedere la Corsica.


Purtroppo è visitabile solo in alcune giornate festive e in alcune domeniche pomeriggio perciò cerchiamo, per quanto possibile, di sbirciare e immaginare al di là delle cancellate e soprattutto di ricostruirne la storia e la struttura attraverso i documenti che lo raccontano.
Vanta un’origine antichissima documentata una prima volta nel 764 ma la sua fondazione è stata sicuramente antecedente questa data. Alcuni studiosi lo ritengono legato alla figura del re longobardo Agilulfo, marito della regina Teodolinda, da cui avrebbe preso il nome, congetturando che Agynulfi o Aghinolfi si riferisse a quel re eletto nel 591 e morto tra il 615 e il 616.




Di matrice longobarda, leggibile anche nell’etimo, fu conteso da Lucchesi e Pisani tra l’XI e il XIII secolo, ma anche dai signori Malaspina e dai vescovi di Luni. Distrutto e rimaneggiato più volte fu abbandonato intorno al XVIII secolo. Quello che ancora oggi possiamo ammirare è dovuto a restauri recenti (1997-2001)
La fortificazione oltre al mastio ottagonale presenta una torre circolare a cui è unito con una cinta muraria e tutto il complesso è delimitato da un’ampia muraglia post-medievale, che si intravede, celata da una fitta boscaglia, dal basso procedendo a valle sotto lo sperone su cui è stato edificato, con torri difensive lungo tutti i lati. Le mura racchiudono spazi posti a quote diverse: il primo spiazzo, quello più in alto, con una piazza d’armi di forma triangolare e il secondo in cui sono state riconosciute le tracce di edifici probabilmente adoperati per accogliere la popolazione in caso di pericolo.

Data la sua importanza e la lunga storia è stato il luogo in cui sono fiorite varie leggende che racconteremo presto sempre sulle pagine di “tuttatoscana” sapendo di fare cosa gradita a chi ama queste antiche storie che tramandano in modo fantastico vere realtà storiche.

Se vi trovate a Montignoso verso l’ora di pranzo o cena e vi andasse del buon pesce freschissimo, consigliamo “La No’” , un po’ difficile da trovare come ci è capitato, ma da non perdere.
A chi volesse saperne di più consigliamo il video a questo link
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