di Gianfranco Bracci

L’uomo baciò la zia, dopo aver chinato la testa in segno di deferenza e affetto.
Poi passò sotto il grande arco di Velathri (Volterra) mentre stava albeggiando.
Dei sandali e un tascapane con le uova, un po’ di formaggio stagionato, una pagnotta di farro e una borraccia piena d’acqua, ricavata dalla pelle di una capra, erano tutti i suoi averi. E i soli amici che avrebbe portato con sé erano le statuette bronzee dei propri avi, a cui si sarebbe rivolto ogni sera e ogni mattino affinché proteggessero il suo cammino.
… continua a leggere Da un romanzo ad un moderno cammino…per scoprire la civiltà dell’armonia: quella dei Nostri antenati etruschi.